mercoledì 2 ottobre 2013

IL PADRE “PARLA MALE” DELLA MADRE AL FIGLIO, COSA SUCCEDE? E VICEVERSA....SE E' LA MADRE CHE PARLA MALE DEL PADRE...


Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito cosa avviene qualora il padre demolisca la figura della madre agli occhi del figlio. Egli potrebbe perdere il diritto all’affidamento congiunto, soprattutto se risulta che tale comportamento si ripete nel tempo! Nel caso di specie, il marito aveva tenuto un comportamento ostruzionistico, impedendo gli incontri e screditando senza alcun motivo la madre, danneggiando l’equilibrio familiare, ma soprattutto quello psichico dei figli.

Logicamente stesso discorso se sarà la madre a demolire la figura del padre...

Tuttavia è la stessa Cassazione a auspicare una ripresa dei rapporti tra un genitori e i propri figli, indicando anche alcune soluzioni come il ricorso all’ausilio di professionisti in modo tale da evitare o comunque individuare in tempo i sintomi della cosiddetta “sindrome di alienazione parentale”. Una sindrome certamente molto discussa, della cui esistenza ancora si dibatte; tuttavia, tutto ciò è poco importante, quello che conta sono i figli, che per fortuna, sebbene non abbiano più un nucleo familiare unito, hanno ancora due genitori, un padre e una madre.

Non è giusto denigrare l’altro genitore gratuitamente, così come non è corretto, né nei confronti di se stessi né tanto meno verso i propri figli “chiudere gli occhi” e rinunciare a lottare per i propri diritti e per quelli della prole!


Avv. Guglielmo Mossuto

1 commento:

  1. Buon giorno.
    Sono un nonno di una bimba che si trova in una situazione simiile se non più grave e gradirei avere qualche informazione su ciò che sia fattibile, tenendo anche conto della bimba stessa.
    Il padre, oltre a parlar male della madre (che è ormai una prassi) ha detto alla bimba di non volerle bene, di non esitare di servirsi di lei per colpire la madre oltre ad altre minacce e ritorsioni contro di lei più o meno velate (non la chiama più al telefono per il contatto quotidiano).
    Cosa si può fare per salvaguardare la minore?

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