MALASANITA’ PINZA NELL’ADDOME
Incredibile decesso all’ospedale di Salerno

Come si fa a morire in questo modo…non si può morire a causa di una pinza chirurgica dimenticata all’interno dell’addome.
Non ci crederete eppure all’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno sembra sia davvero successo.
Una donna di 86 anni, Nicoletta Ontano, è arrivata all’Ospedale nosocomio salernitano in gravissime condizioni.
La prima diagnosi parlava di un’insufficienza renale per disidratazione. La donna è apparsa subito in pericolo di vita. Le prime terapie non hanno sortito alcun effetto.
Ulteriori accertamenti hanno infatti evidenziato la presenza di un corpo estraneo all’interno dell’addome. Si trattava di una pinza, dimenticata nella pancia dell’anziana dopo un intervento allo stomaco, eseguito presso lo stesso ospedale qualche mese addietro.
L’incredibile risultato degli esami e la sopraggiunta morte dell’anziana hanno mandato su tutte le furie i parenti della vittima che hanno subito denunciato l’accaduto.
Immediatamente sono state aperte due inchieste: una penale e l’altra, avviata dal direttore generale dell’azienda ospedaliera. «Da parte nostra c’è la massima trasparenza – la posizione comunicata  dalla direzione ospedaliera – sarà compito della magistratura accertare la vicenda».
Il drammatico episodio non è purtroppo una novità per la sanità italiana. Ogni anno siamo costretti a raccontare di pinze, cotone e bisturi dimenticati nel corpo dei pazienti.
Spesso i medici si accorgono dell’errore e rimediano senza troppo clamore, altre volte invece la situazione precipita e capita che il paziente muoia proprio come è successo a Salerno. Di questi errori ne succedono purtroppo ancora tanti. Qualche tempo fa invece i chirurghi toscani dimenticarono una “spatola” ( strumento chirurgico) nel corpo della donna, che lamentò subito gravissime fitte all’addome.
Dopo averla sottoposta a nuovi esami, i medici fortunatamente si accorsero dell’errore e rimossero l’oggetto estraneo.
Nel 2011 a Roma un’equipe medica dimenticò una pinza di 25-30 centimetri nello stomaco di un’anziana donna.
Come nel caso di Arezzo, a salvare la donna furono le violente fitte manifestatesi al termine dell’operazione.
Quelli che abbiamo raccontato sono solo alcuni degli episodi di “dimenticanza” avvenuti negli ultimi anni.
La buona notizia, se così si può dire, è che il triste fenomeno non è soltanto italiano.
Una ricerca condotta negli Stati Uniti ha dimostrato che negli ultimi 20 anni i medici americani hanno dimenticato gli strumenti chirurgici nel corpo dei loro pazienti per ben quattromila volte.
Gli interventi chirurgici, negli Stati Uniti come in tutto il mondo, sono momenti sempre molto delicati per i quali serve la massima attenzione. C’è il rischio altrimenti di incorrere in decessi come quello di Salerno che lasciano dietro sé una lunga scia di rabbia ed indignazione.
Nella mia carriera di Avvocato anche io ho avuto il caso di una donna che ha “conservato ” nell’addome per 15 anni una garza dimenticata durante un’operazione… 
Quindi mi raccomando…attenzione a chi vi taglia e ricuce…

Guglielmo Mossuto