giovedì 21 febbraio 2013

SENTENZA STORICA DA STRASBURGO: SI' ALL'ADOZIONE LEGALE DEL FIGLIO DEL PARTNER GAY.


Da ormai qualche anno le coppie gay hanno animato diversi dibattiti non solo in ambito politico ma anche sociale e legale, legati principalmente a dei diritti attribuiti solo alle coppie etero.
E' chiaro che in un paese come il Nostro le opinioni discordanti sulla questione vanno da un estremo all'altro.
Tuttavia l'Italia deve fare i conti con le sempre più presenti ingerenze derivanti dall'appartenenza del Bel Paese all'UE che di certo non facilita la questione.
Ed è proprio la varietà di culture occidentali presenti sotto la bandiera dell'Unione Europea che ci porta ad affrontare nuove problematiche già superate in altri Paesi.
Ebbene, da un illustre organo dell'Unione, nella fattispecie la Corte Europea dei Diritti Umani, che deriva la pronuncia che, forse, potrebbe dare una svolta decisiva al riconoscimento di importanti diritti per le coppie omosessuali.
Ma vediamola nel dettaglio.
IL FATTO:
In Austria, una coppia di donne si era rivolta al Tribunale del luogo competente affinchè si esprimessero favorevolmente sulla possibilità di una delle due donne di adottare legalmente il figlio dell'altra.
Il Tribunale adito rigettava il ricorso impedendo alla ricorrente di adottare il bambino.
LA DECISIONE:
Contro questa pronuncia la coppia interpellava la Suprema Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Nella sentenza di Strasburgo, sede dell'organo giurisdizionale,  testualmente si legge " l'Austria ha violato i diritti dei ricorrenti perchè li ha discriminati sulla base dell'orientamento sessuale del partner", tenendo in considerazione che in Austria l'adozione è consentita alle coppie eterosessuali non sposate.
Orbene, nonostante la sentenza sia stata emanata nei confronti dell'Austria, il disposto dei giudici, in quanto organismo europeo internazionale, va esteso a tutti i 46 paesi del Consiglio d'Europa, Italia compresa.
Pertanto con il recepimento della pronuncia, anche nel nostro paese verrebbe data la possibilità alle coppie gay di adottare legalmente dei bambini seppur figli dell'attuale partner.
Questa possibilità, se da un lato sarebbe di certo da annoverare tra uno dei più importanti passi in avanti per l'integrazione sociale e il completo riconoscimento delle coppie omosessuali, dall'altro innescherebbe un aspro dibattito politico e sociale che di certo non gioverebbe a nessuno, men che meno ai diretti interessati che sistematicamente verrebbero strumentalizzati per la difesa dell'uno o dell'altra posizione.
A mio parere sarebbe assai più utile (e certamente più risolutivo) se fin da subito ci si attivasse per un percorso culturale volto ad eliminare odiosi pregiudizi frutto di una mentalità ormai retrograda, in favore di una nuova coscienza sociale senza dubbio più tollerante, in cui ognuno possa sentirsi libero di esprimere ciò che sente.

Guglielmo Mossuto.

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