giovedì 21 marzo 2013

GLI ACCORDI PREMATRIMONIALI: LIMITI E VALIDITA'.


Cari lettori, con questo post voglio soffermarmi sul poco noto istituto degli accordi prematrimoniali.
Tali accordi, tipici di un ordinamento di common law ( come ad esempio quello inglese ed americano, per intendersi), sono stati da molti critici considerati per diverso tempo inapplicabili nel nostro ordinamento.
Tale convinzione però, con una recente sentenza della Corte di Cassazione la n. 23713/2012, ha iniziato pesantemente a vacillare.
Con tale decisione la Suprema Corte ha rilevato la validità di tali patti con i quali ad esempio si trasferisce in caso di divorzio, un'immobile all'altro coniuge.
IL CASO:
Una donna sposandosi, aveva concluso con il futuro marito un accordo  con il quale si impegnava a trasferire al coniuge la proprietà dell'immobile come contropartita per le spese dallo stesso sostenute per i lavori di ristrutturazione di un immobile di proprietà della donna, adibito poi a casa coniugale, impegnandosi altresì a versare un ulteriore somma.
Al momento della separazione tuttavia, la donna si rifiutava di dare esecuzione all'accordo provocando le ire del marito che pertanto la citava in giudizio.
Si costituiva la moglie, la quale eccepiva l'illegittimità di tali accordi in quanto in contrasto con l'art. 160 c.c. in materia di diritti e doveri connessi al vincolo matrimoniale.
LA DECISIONE:
Gli Ermellini, confermando quanto già affermato dalla Corte d'appello, hanno definitivamente sancito la legittimità dell'accordo specificando tuttavia che se in passato essa aveva dichiarato nulli alcuni accordi prematrimoniali, ciò era accaduto in quanto questi si ponevano in netto contrasto con i principi di "indisponibilità degli status e dello stesso assegno di divorzio".
In altre parole la Corte ha riaffermato il principio secondo cui devono considerarsi illeciti solo quegli accordi che contravvengono al principio di indisponibilità e dell'assegno di divorzio. Mentre restano validi gli accordi con cui si regolamentano rapporti di dare-avere che rientrano comunque nell'ambito dell'autonomia delle parti seppur all'interno di un rapporto matrimoniale.
La Cassazione ha perciò imposto alla donna,  di trasferire l'immobile al suo ex marito cosi come stabilito con l'accordo prematrimoniale, essendo la stessa " un modo come un altro per prevedere contrattualmente le modalità attraverso le quali stabilire un equilibrio nei rapporti economici tra i coniugi".
Guglielmo Mossuto

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