Quando uno straniero vive stabilmente in Italia, anche se non continuativamente, qualora ricorrano i requisiti previsti dalla legge, avrà diritto a percepire la pensione sociale.
L’assegno sociale, tuttavia,
ha natura assistenziale e, pertanto, è un diritto fondamentale della persona, concetto
affermato dalla Corte Costituzionale e richiamato dalla stessa Cassazione.
Uno dei requisiti
necessari per ottenere la pensione sociale è, infatti, quello di vivere in
Italia da almeno 10 anni in modo continuativo e legalmente,
ovvero essendo in possesso di carta o permesso di soggiorno di durata superiore
a 12 mesi.
La legge, elencando i
requisiti, richiede altresì una presenza che non sia episodica o di breve
durata; tuttavia, per la
Cassazione la richiesta di una permanenza per almeno 10 anni
creerebbe una discriminazione tra gli immigrati e i cittadini italiani e
quindi, per tale motivo, deve essere dichiarato illegittimo.
L’assegno sociale è una
misura introdotta nel 1995 esclusivamente per i cittadini italiani;tre anni
dopo si è avuta un’estensione dell’ambito di applicazione a favore degli
stranieri residenti legalmente in Italia.
Era il 1998 ed erano pochissime le
tutele che il nostro ordinamento prevedeva a favore degli immigrati. Tuttavia,
15 anni dopo siamo giunti, per alcuni aspetti, ad assumere atteggiamenti di perbenismo
talvolta eccessivi tanto che nella giornata di ieri l’assessore alle Politiche
Sociali del Comune di Roma, Rita Cutini, è giunta ad affermare che "Per
ciascuno degli immigrati sopravvissuti al naufragio di Lampedusa il ministero
dell'Interno provvede con 35 euro al giorno di cui il 20% (7 euro) è a carico
di Roma Capitale". Certo, l'aiuto umanitario è un valore inderogabile e un dovere-potere per ognuno di noi, ma forse, in un momento come quello che stiamo attraversando, gli altri Paesi europei e la stessa Unione Europea dovrebbero intervenire, piuttosto che criticare l'operato degli altri restando però chiusi in casa propria!
€.35 ogni giorno, per un
totale di €.1050 mensili!!! Una somma esorbitante se consideriamo quanti
cittadini italiani sono disoccupati, quanti in cassa integrazione, quanti
percepiscono 800-900€ al mese...cittadini italiani che comunque, ogni giorno,
mese, anno devono pagare le tasse per contribuire alla “crescita” del proprio
Stato.
Avv. Guglielmo Mossuto
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