domenica 11 novembre 2012

#AVVOCATOMOSSUTOLAVITAINDIRETTA La Vita in Diretta - puntata del 1 Novembre 2012 - Avv. Guglielmo Mossuto. IL FURTO D'IDENTITà: LA TRUFFA DEL DATORE DI LAVORO.




Ebbene si. Ancora una volta la realtà ha superato la fantasia.
La situazione in cui, da un giorno all'altro, si è trovato il signor Tarantino, protagonista di questa storia assurda, ha dell'incredibile.
Che il nostro sia ormai un paese in piena crisi è notizia di tutti i giorni, e (purtroppo) quasi non fa più scalpore che un onesto lavoratore  da un giorno all'altro venga messo in Cassa Integrazione.
Ma che il lavoratore stesso lo venga a sapere dall'INPS, peraltro con truffa annessa, è qualcosa di inammissibile.
Al momento della comunicazione da parte dell'Istituto Nazionale di Previdenza dell'avvenuto passaggio al regime di cassa integrazione, il Sig. Tarantino scopriva che l'intera indennità, erogata mensilmente dall'Ente, veniva sistematicamente  versata su di un conto corrente intestato al Tarantino stesso, in una filiale di una banca di un paesino del Nord-Italia. Peccato che il mio cliente in quel paesino non ci sia mai stato e forse nemmeno ne conosceva l'esistenza.
Stupito e senz'altro incuriosito dalle affermazioni dell'impiegato dell'Inps, il Sig. Tarantino indagava più a fondo fino a scoprire che non solo i soldi venivano versati su questo fantomatico conto a lui intestato (furto d'identità), e che gli stessi soldi venivano subito dopo girati sul conto corrente intestato al proprio datore di lavoro (!!!!!).
La stessa persona che pochi mesi prima aveva dato il benservito al Sig. Tarantino...
Oltre al fatto che sarebbe impensabile attuare questo giro di danaro senza la necessaria connivenza di un impiegato della banca stessa, la storia ha senza dubbio dell'incredibile.
IL Sig. Tarantino licenziato e truffato.
In sostanza questo datore di lavoro, appropriandosi indebitamente dell'identità del mio cliente, attraverso l'apertura di un conto a suo nome, rubava a quest'ultimo l'indennità di disoccupazione da egli stesso procurata.
Non si finisce mai di imparare!
Ovviamente nei confronti di questi personaggi si sta agendo in via legale e si sta occupando la magistratura, non solo per i reati commessi ma anche per furto d'identità e conseguente risarcimento danni al malcapitato.
Ciò detto, non resta che qualche breve ma fondamentale riflessione.
Ascoltando queste storie e conoscendo personalmente queste persone, non posso che rammaricarmi.
In un paese dove gli onesti sono ormai in pochi, sono sempre questi ultimi a pagare per tutti.
In balia di gente che, come avviene per Banche ed assicurazioni, si approfittano della buona fede delle persone per potere arricchirsi alle loro spalle, lasciandoli, il più delle volte, senza nulla.
Senza lavoro, e senza i risparmi di una vita (aggrediti dalle banche alla prima rata non pagata) cosa ci rimane? Nulla, solo un pugno di mosche e tanta rabbia.
Guglielmo Mossuto

Nessun commento:

Posta un commento